Il prurito è un disturbo funzionale dei nervi della pelle che produce sfregamenti e che non dipende da lesioni cutanee. Può essere diffuso o parziale.
La crisi si scatena, soprattutto, la sera al momento di spogliarsi o la notte al calore del letto. Il soggetto, in preda a tale crisi, sente il bisogno di grattarsi furiosamente fino a prodursi delle escoriazioni sanguinanti; solo allora la crisi rientra e sopravviene la calma.
Qualche volta il male non consente di dormire, aumentando il nervosismo della persona.
Ci sono tante varietà di prurito: senile, anale, nasale, vulvare, delle mani, dei piedi, del cuoio capelluto.
Le cause possono essere esterne (parassiti, dermatosi) o interne (intossicazioni).
La pelle costituisce un veicolo importantissimo per l’espressione degli stati emozionali di una persona. Peri cui per una diagnosi corretta si devono considerare i fattori emotivi che possono essere causa dell’affezione o costituire un aggravamento della stessa.
In questi pazienti è abbastanza frequente evidenziare un’inconscia ostilità repressa unita a conflitti sessuali.
Il grattarsi simboleggia il desiderio di liberarsi di qualcosa di spiacevole; il sintomo rappresenta l’inconscio ma prepotente desiderio di rigettare da sé qualcosa, qualcuno.
Quando la stimolazione avviene nella zona anale o vulvare, oltre che per il prurito, provoca pur sempre una qualche sensazione di piacere.
Nel grattarsi il paziente scarica anche la tensione interiore e nonostante il fastidio che questo sintomo comporta, determina sempre un qualche piacere per il paziente.
Le persone che soffrono di prurito devono essere aiutate ad analizzare la loro vita interpersonale per far emergere le difficoltà relazionali, l’aggressività repressa e le tensioni in ambito familiare e professionale.
L’impostazione psicoterapeutica più corretta sarà orientata a ricercare la causa profonda del sintomo per fornire alternative emancipative alla persona, oltre che far lenire il disturbo sintomatico.
Risulta efficace la psicoterapia rivolta a far emergere l’assertività della persona e a evitare di reprimere ogni forma di emozione.